Votazioni cantonali


NO alla modifica della legge sull’apertura dei negozi del 23 marzo 2015.

La modifica porta vantaggi e svantaggi. Non ci sarebbe nessun obbligo di usufruire dell’ampliamento degli orari d’apertura ma, d’altra parte, per i negozi che ne usufruiranno, peggiorerà un po’ la situazione per i dipendenti. Difficile dire se la nuova legge porterà effettivamente vantaggi riguardo turismo degli acquisti, poiché gli orari di apertura italiani sono ben più ampi ed i prezzi più convenienti. Qualche vantaggio potrebbe invece, ricavarne il turismo in Ticino. La legge prevede anche la possibilità di aprire i negozi per 4 domeniche all’anno (ora sono 3). Dal punto di vista etico la cosa è discutibile, per cui, complessivamente, preferiamo consigliare il NO.


alla modifica della legge tributaria

La legge prevede di poter dedurre dalle imposte i premi di cassa malati dei figli e delle persone bisognose per un importo di 1’200.- all’anno.
Un legge simile è in vigore in quasi tutti i Cantoni ed è prevista prossimamente anche per l’imposta federale diretta.
Per le persone con redditi bassi non cambierà nulla, poiché beneficiano già di sussidi di cassa malati e/o pagano imposte molto basse.
La legge porterà, invece, un beneficio non indifferente al ceto medio che è quello più in difficoltà e più tartassato dal carico fiscale.
Il Cantone ed i Comuni incasseranno, complessivamente, una decina di milioni di franchi in meno, importo che è sopportabile. In compenso i cittadini disporranno di qualche franco in più che aiuterà a far girare l’economia. Per questo vi invitiamo a votare SÌ.

Votazioni federali

Riportiamo un riassunto delle discussioni e delle decisioni dell’assemblea dei delegati dell’EDU-UDF Svizzera.


all’attuazione del progetto dell’OCSE e del G20 sull’imposizione dei grandi gruppi di imprese.

Secondo una decisione dell’OCSE, i grandi gruppi internazionali dovrebbero essere tassati con un’aliquota minima del 15% in tutti i Paesi del mondo. Il Consigliere nazionale dell’UDF Andreas Gafner, relatore per il SI, ritiene che il progetto debba essere accettato. Un voto positivo impedirebbe al denaro dei contribuenti di andare all’estero. Infatti, la Svizzera, insieme a circa 140 Stati, ha convenuto che i grandi gruppi di imprese attivi a livello internazionale devono pagare almeno il 15 per cento di tasse. Se in uno Stato un gruppo di imprese è tassato con un’aliquota inferiore, altri Stati in futuro potranno tassarlo fino al raggiungimento della soglia del 15 per cento. In Svizzera attualmente alcuni gruppi di imprese sono tassati con un’aliquota inferiore al 15 per cento, quindi altri Stati potrebbero incassare la differenza. Meglio dunque trattenere queste imposte in Svizzera. Dominik Gross di Alliance Sud si è espresso a favore del no: secondo il suo parere il progetto di legge non contribuisce a una maggiore giustizia fiscale globale, poiché i gruppi che fanno affari nei Paesi economicamente svantaggiati del Sud potranno continuare a trasferire i loro profitti in Svizzera e in altri Paesi a bassa tassazione. Diversi delegati hanno anche criticato il fatto che l’OCSE imponga direttive a Paesi privi di legittimità democratica e che la Svizzera sia uno dei primi Paesi ad aver elaborato un progetto di legge senza che ce ne fosse bisogno.
Quando si è trattato di adottare una posizione, i delegati hanno votato nel modo seguente: 31 a favore, 34 contro e 6 astensioni. Visto il risultato risicato, i delegati hanno approvato una mozione per la libertà di voto. UDF Ticino, però, consiglia di votare SI.


NO alla legge federale sugli obiettivi in materia di protezione del clima.

L’attuale legge federale sulla protezione del clima è stata elaborata come controproposta all’Iniziativa sui ghiacciai. Rosmarie Quadranti, membro del Consiglio comunale del comune di Illnau-Effretikon, ha presentato gli argomenti a favore di questa legge. A suo avviso, è nostro dovere nei confronti delle generazioni future adottare subito misure complete per ridurre le emissioni di CO2. La legge contribuirà a ridurre la nostra dipendenza dall’estero attraverso obiettivi a lungo termine, investimenti e promozione dell’innovazione. Markus Wäfler, ex consigliere nazionale dell’UDF ZH, ha obiettato che questa “legge sullo spreco di elettricità” porterebbe a un inutile aumento del costo della vita. Sebbene in Svizzera l’elettricità sia già troppo poca e troppo costosa, la nuova legge federale vieterebbe l’uso di gasolio, gas, diesel e benzina come fonti energetiche. Il riscaldamento e la guida sarebbero possibili solo con l’elettricità. È sbagliato concentrarsi sulle emissioni di CO2; la Svizzera dovrebbe invece concentrarsi sulla protezione dell’ambiente.
I delegati hanno deciso proporre di votare NO con 1 voto a favore, 56 contrari e 1 astensione.


NO alla modifica del 16 dicembre 2022 della legge COVID-19.

Patrick Jetzer, presidente di Aufrecht Schweiz, ha spiegato perché la nuova estensione delle disposizioni della legge Covid fino al 2024 dovrebbe essere respinta. In un contesto in cui vengono regolarmente rese pubbliche nuove rivelazioni sull’inutilità di numerose misure politiche in materia di coronavirus, non c’è più alcun motivo razionale per estendere le basi legali per il certificato Covid o il tracciamento dei contatti .
I delegati hanno proposto il “no” con 0 voti favorevoli, 67 contrari e 1 astensione.